Oggetto: prenotazione obbligatoria del posto per gli abbonati per i treni AV Frecciarossa e Frecciargento
Gentile Ing. Vincenzo Soprano,
numerosi pendolari hanno manifestato il proprio disagio in merito alla recente novità introdotta da Trenitalia relativamente alle condizioni di viaggio degli abbonati alle tratte ad Alta velocità. Infatti, dal primo luglio 2015, per utilizzare l’abbonamento sui treni Frecciarossa e Frecciargento sarà obbligatorio prenotare il proprio posto entro la partenza programmata del treno sia per l’andata, sia per il ritorno. Inoltre i Carnet di 20 prenotazioni per abbonati AV non saranno più utilizzabili sui treni Frecciarossa e Frecciargento. Pur sapendo che i treni “Freccia” sono servizi a mercato, la scelta, seppur legittima dal punto di vista aziendale, parrebbe incomprensibile nell’ottica dei servizi erogati alla cittadinanza/utenza. Tale modifica, che ad un primo sommario esame sembrerebbe migliorare le condizioni di viaggio degli abbonati – in quanto, secondo quanto pubblicizzato da Trenitalia, consentirebbe loro di viaggiare seduti gratuitamente – avrà in realtà un impatto negativo sulle condizioni di vita dei pendolari che, per motivi di lavoro, di studio o per impegni non prescindibili, sono costretti a viaggiare quotidianamente.
Sul sito internet di Trenitalia è specificato che l’utente che non provvederà ad effettuare la prenotazione del posto, oltretutto operazione lenta e laboriosa, non
sarà ammesso a bordo dei treni AV pena il pagamento di ulteriori 8,00 euro a partire dal 15 luglio 2015. Nella stessa data terminerà la verifica dei flussi di traffico dopo l’entrata in vigore delle nuove regole, statistica che potrebbe essere sfalzata perché non terrà conto di alcune categorie di pendolari che non utilizzeranno il servizio in quel lasso di tempo. Trenitalia ha inoltre stabilito che per ogni corsa verranno messi a disposizione degli abbonati un numero limitato di posti. Questa previsione rischia dunque di precludere alla maggior parte degli abbonati la possibilità, nelle ore di punta, di salire sul treno e costringerli quindi ad effettuare una prenotazione in un orario non più confacente alle proprie esigenze di vita.
Per capire la gravità del provvedimento in oggetto è importante evidenziare che la maggior parte degli abbonati lavora in luoghi distanti dalle stazioni di arrivo (molti pendolari proseguono il viaggio su ulteriori treni regionali), per cui arrivare in un certo orario nella città servita dal treno ad alta velocità diventa di importanza cruciale per essere puntuali, ad esempio, sul luogo di lavoro.
Risulta di tutta evidenza come vi siano delle fasce orarie molto più utilizzate di altre (quelle cosiddette di punta). Le nuove condizioni di viaggio, a fronte del pagamento di un cospicuo abbonamento, non garantiscono il diritto alla fruizione del servizio acquistato proprio durante tali fasce orarie. Probabilmente questa scelta non avrebbe destato tanto clamore se, almeno negli orari di punta, ci fossero altri treni con tempi di percorrenza simili, con prezzo ed uno standard di servizio (carrozze pulite e non sovraffollate) adeguati.
Al fine di scongiurare il verificarsi dei disagi sopra individuati, con la presente chiediamo di modificare il regolamento nella parte dove si prevede che i passeggeri che non abbiano effettuato la prenotazione, seppur in possesso dell’abbonamento, non possano salire sul treno o, comunque, di porre in essere qualsiasi soluzione atta a garantire ai possessori di abbonamento la possibilità di continuare ad usufruire del servizio anche negli orari di punta, quantomeno nelle condizioni attualmente in essere.
Infine, desideriamo segnalare un ulteriore aspetto di criticità segnalatoci da più pendolari dell’Alta velocità ovvero l’impossibilità di ottenere un duplicato dell’abbonamento in caso di smarrimento o furto, nonostante il titolo di viaggio sia nominale. Chi, per esempio, perde l’abbonamento o viene borseggiato, ne deve acquistare uno nuovo a prezzo pieno! Non si comprende quale sia la ratio di una simile norma e chiediamo pertanto che sia consentito di poter stampare almeno una copia ulteriore dell’abbonamento.
Le osservazioni di cui alla presente sono state anche formalizzate con due interrogazioni a risposta scritta – nn. 4-09473 e 4-09519 – depositata a prima firma del deputato Luigi Di Maio rispettivamente lo scorso 15 giugno e lo scorso 18 giugno 2015, che Le alleghiamo.
E’ fondamentale tutelare gli utenti di un servizio appartenenti ad una categoria di persone già particolarmente vessate dalle grandi distanze e che si trovano a doverle percorrere obbligatoriamente ogni giorno.
In attesa di un cortese cenno di riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Roma, 25 giugno 2015
Dep. Mirella Liuzzi
Dep. Diego De Lorenzis
Dep. Michele Dell’Orco
Dep. Luigi Di Maio
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