Si parla di Ilva, di rifiuti in Campania nella Terra dei fuochi, ma anche della centrale a carbone Federico II di Enel, del gasdotto TAP, dei rifiuti “tombati” nel sud salento, dei rifiuti radioattivi della CEMERAD, degli sversamenti della Marina Militare,…
Monthly Archives: Gennaio 2014
L’insostenibile leggerezza dei giornali italiani
Per il terzo giorno consecutivo, sui maggiori quotidiani italiani si rincorre la notizia alimentata, senza alcun evidente fondamento, da alcuni pseudo giornalisti (per non parlare dei direttori che acconsentono a riempire pagine di niente), che il m5s vorrebbe chiedere la sfiducia del ministro Lupi per i lavori del canale nella laguna di Venezia, per il Gasdotto TAP con approdo in Puglia o per dare l’affondo finale al governo Letta e intestarsene il merito. I pennivendoli in Italia sono tanti e, purtroppo, non stupisce ormai neanche che il ministro risponda a delle palesi assurdità: in un paese normale una sciocca scivolata su una testata non troverebbe seguito su altri media, ma in Italia qualunque rumore genera cascate di parole senza senso. Sarebbe opportuno che i giornalisti chiedessero al ministro quando gli italiani potranno vedere il piano degli nazionale degli aeroporti, come intende tutelare le famiglie dai continui rincari autostradali e delle tasse sui carburanti, come può affermare che il sistema dell’alta velocità è un modello vincente dato che comporta, oltre a spreco per progetti inutili come la Torino-Lione e i danni ambientali, la chiusura o la riduzione di numerose tratte e servizi (treni notte, intercity, tratte non remunerative), come può pensare di ignorare la loro volontà espressa nel referendum del 2011 di non privatizzare i servizi pubblici locali tra cui c’è anche il trasporto, domanderebbero al ministro come i cittadini e le imprese possono avere diritto alla mobilità attraverso servizi minimi essenziali e decenti con una pressione fiscale enorme e il perdurare dei tagli a tali servizi elementariGiornalisti che tutelano il diritto dei cittadini ad essere informati chiederebbero al ministro come può nominare alle guida delle opulente autorità portuali persone senza la minima riconosciuta competenza e senza i requisiti di legge, scavalcando addirittura il Consiglio di Stato. A proposito, i giornalisti che amano il proprio lavoro si preoccuperebbero di sapere se il ministro è indagato per abuso d’ufficio come riportato settimane addietro da alcuni loro colleghi.
Il movimento non è a caccia di consensi e in perenne campagna elettorale ma è un insieme di cittadini che lavora tutti i giorni per riprendersi quello che la partitocrazia e le lobbies hanno loro rubato e svenduto.
poste e telecomunicazioni